mercoledì 14 ottobre 2009

Ancora sull'assenteismo

Giulio Zanella su NoisefromAmerika torna nuovamente sul monitoraggio delle assenze dei dipendenti pubblici effettuata dal Ministero dell' Innovazione.

Zanella pubblica un grafico che riporta (sulla base dei dati pubblicati dal Ministero) dimensione del campione (n. dipendenti) e variazione delle assenze.

Ed evidenzia che :

(1) Il campione varia nel tempo in maniera non sistematica. Questo riflette la natura volontaria della rilevazione: le amministrazioni possono entrare e uscire a piacere.

(2) Il processo di entrata e uscita che si inferisce dalle serie è curioso. Tra agosto 2008 a settembre 2008 il flusso netto è di circa 160 amministrazioni in uscita mentre i dipendenti monitorati aumentano di 700mila unità, ossia raddoppiano. Quindi, con molta probabilità, devono essere uscite molte amministrazioni piccole e devono essere entrate poche grandi amministrazioni. Al contrario, tra dicembre 2008 e luglio 2009 il numero di amministrazioni partecipanti è più che triplicato ma il numero di dipendenti monitorato è rimasto pressoché costante (anzi si è lievemente ridotto). Questo implica che, con molta probabilità, in questo periodo sono uscite poche grandi amministrazioni e sono entrate moltissime amministrazioni piccole. La persistenza della riduzione delle assenze rilevata nonostante questo non trascurabile processo di turnover potrebbe far concludere a qualcuno che il risultato è robusto. Tuttavia il turnover è volontario, e questo resta un problema.

(3) Il valore algebrico della variazione delle assenze registrate tende a muoversi nella stessa direzione del numero di dipendenti monitorati. Cioé: aumenta (minore riduzione delle assenze) quando il campione è più grande e diminuisce (maggiore riduzione delle assenze) quando il campione è più piccolo. Pur avendo implicazioni quantitative modeste (la riduzione delle assenze oscilla tra il 30% e il 40% prima della conclusione del ciclo annuale) questo fatto è coerente con la presunzione che le assenze nelle amministrazioni non monitorate si riducano meno che in quelle monitorate.

(4) Ad agosto 2009 le assenze registrate sono aumentate di quasi il 20% rispetto ad agosto 2008. Può darsi che la riduzione delle assenze ad agosto 2008, quando il campione comprendeva 700mila dipendenti (cioé meno della metà di quanti ne comprendeva un anno dopo) fosse sopravvalutata e quindi stiamo assistendo ad una correzione automatica delle stime. Più probabilmente agosto è un mese particolare che non fa testo. Sarà interessante, oltre all'analisi dei dati della Ragioneria Generale di prossima pubblicazione, vedere cosa succede nelle prossime rilevazioni mensili.

Nei punti 1 e 2, sostanzialmente, il problema per Zanella è l'adesione volontaria dei vari enti al monitoraggio del Ministero.
E' ovvio che gli enti della PA, in mancanza di una norma che definisca un obbligo di comunicazione, possano partecipare solo volontariamente, c'è poco da fare.
Secondo quanto riferito nella relazione al Parlamento su questo argomento, il Ministero ha anche provato a creare una norma in tal senso, presentando un emendamento ad un progetto di legge in discussione l'anno scorso (AS 1082); non conosco l'iter della legge, ma per quanto ne so tale obbligo oggi non esiste, quindi immagino che l'emendamento non sia passato o sia stato ritirato.
In qualsiasi caso, è proprio necessario rendere obbligatoria tale comunicazione per un monitoraggio che senz'altro "non è una priorità", anche considerando che comunque la Ragioneria di Stato pubblica annualmente dati ufficiali a riguardo?
Personalmente, credo proprio di no.

Punto 3: E' vero: questa tendenza sembra evidente, ma forse sarebbe il caso di fare un'analisi più precisa. Basterebbe calcolare la variazioni "congiunturali" relative al campione utilizzato e alle assenze. Come qui sotto..


set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09

ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09
var. congiunt. campione 674.547 96.901 163 81.836 -52.227 11.348
var. congiunt. assenze -0,20% 1,50% 1,70% 4,40% -4,60% 1,80%


mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09

feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09
var. congiunt. campione 826 3.914 -24.256 22.500 -18.313 237
var. congiunt. assenze 3,90% 2,50% -1,20% 7,20% 16,10% 28,00%


A variazioni positive del campione corrispondono (quasi sempre) variazioni positive delle assenze, che equivale proprio alla tendenza evidenziata da Zanella.

Tuttavia, a mio parere, la conclusione da trarre è esattamente opposta a quella fatta da Zanella.
Proviamo ad usare le ipotesi usate da nfA: vista la volontarietà a questo tipo di monitoraggio, si può pensare che gli enti che decidono di entrare nel campione siano quelli con "buoni risultati", mentre quelli che escono (o non entrano nemmeno) siano quelli che hanno "cattivi risultati";
Ma se il campione aumenta perchè entrano più dipendenti rappresentati, di enti "buoni", di quelli che escono, di enti "cattivi", il risultato dovrebbe migliorare, cioè registrare minori assenze, non peggiorare, con aumento delle assenze.
Forse non ho capito il ragionameno di Zanella. Servirà anche a me un caffè.

4) Riguardo alla sopravvalutazione dei dati di agosto '08 avevo già scritto precedentemente;
la questione sembra spiegabile considerando (come dicevo) che fino ad agosto (e in parte a settembre) le variazioni erano fatte esclusivamente sulla base dei dati forniti dagli enti rispondenti, quindi senza 'correzione' Istat, con un risultato 'esposto' quindi a quel fenomeno di autoselezione che indica Zanella.
Questo fatto quindi potrebbe dimostrare la bontà della correzione Istat.
Se così fosse, e se l'Effetto Brunetta perdurasse, si potrebbe avere ancora un aumento a settembre (forse più contenuto) e poi una stabilizzazione delle assenze nei mesi successivi.
Staremo a vedere.

AGGIORNAMENTO 1:

Riprendo una valutazione fatta da G. Zanella su nfA e indicata sopra; non era stata affrontata precedentemente perchè considerata irrilevante, ma avendo letto alcuni commenti su nfA che insistono su questo punto, ci torno volentieri.
Zanella sottolinea che Il processo di entrata e uscita che si inferisce dalle serie è curioso; soffermandosi su due periodi in particolare: agosto-settembre, dove diminuiscono gli enti rispondenti ma aumentano il campione e il periodo dicembre08-luglio09 dove raddoppia il numero di enti rispondenti ma il campione (n. dipendenti) varia di poco (io limiterei questo comportamento all'intervallo dic08-feb09).
A qualcuno questo processo di entrata-uscita sembra addirittura assurdo.
Di assurdo c'è veramente poco; anzi, la cosa sembra facilmente spiegabile.
Come deduce Zanella per il passaggio ago-set si può pensare che siano entrati pochi enti "molto popolosi" e ne siano usciti molti "poco popolosi"; plausibilissimo : da settembre il monitoraggio si è avvalso della verifica e dell'aiuto dell'Istat; da questo mese si può pensare che il monitoraggio sia entrato in una fase più "ufficiale", dopo il progetto pilota; e con questo si spiega l'ingresso di nuovi "grandi" enti; l'uscita di enti più piccoli può essere spiegato col fatto che questi posso essere più "reticenti" nel comunicare dati subito dopo le ferie, vista anche l'adesione volontaria dell'indagine.
Data la piccola differenza degli enti rispondenti, comunque, questo può essere avvenuto per molte altre cause.
Più facile ancora spiegare l' "assurdo" raddoppio degli enti rispondenti tra dic 08 e feb 09 (con campione costante): basta leggere il rapporto di febbraio; da gennaio è stata resa disponibile una procedura on-line per trasmettere i dati più facilmente; ovvio che da quella data anche molti enti piccoli siano entrati nel campione.